Il desiderio di diventare coppia e poi famiglia.

L’Anello d’Oro, Movimento di incontri matrimoniali, è il servizio nato nel 1950 e rivolto a coloro che cercano l’anima gemella. Favorisce l’incontro tra persone che desiderano sposarsi costruendo un rapporto di coppia nel rispetto della dignità e della libertà individuali. Requisito essenziale per accedere al servizio è l’assenza di vincoli civili o religiosi. Le modalità di approccio si basano sul rapporto per corrispondenza nei primi contatti per poi arrivare all’incontro di persona. L’Anello d’Oro non è un’agenzia matrimoniale, anzi, richiede l’impegno personale di ricerca e di scelta fra gli iscritti.
 

Il funzionamento

L’Anello d'Oro privilegia all’inizio la comunicazione scritta, perché più coinvolgente e personalizzata. Tutti coloro che si abbonano ricevono gli elenchi contenenti gli annunci, in cui ogni persona viene identificata
da un numero. ​Su richiesta è anche possibile avere note informative supplementari e visionare le foto. L'abbonato, in base agli annunci, può iniziare una corrispondenza con chi crede, anche con più persone contemporaneamente, indicando sulla lettera il proprio numero e quello del destinatario e inviandola alla Segreteria dell’Anello d'Oro che provvederà a inoltrarla. Per la risposta viene utilizzato il medesimo sistema. L'anonimato tra gli iscritti è mantenuto finché le parti non sono interessate a comunicare direttamente e/o a incontrarsi di persona.


Come contattarci

Per i contatti telefonici, il servizio è disponibile da lunedì a venerdì 11:00 - 13:00
Tel. +39 02 55 18 92 02
E-mail: anellodoro@istitutolacasa.it

 

Testimonianze

Dalla conoscenza, tramite l'Anello d'Oro, al matrimonio

Desideriamo con queste poche righe condividere con tutti voi la nostra bellissima esperienza iniziata grazie all’Anello d’Oro.

Circa tre anni fa ci siamo conosciuti, o meglio abbiamo iniziato la nostra corrispondenza epistolare anche a motivo della distanza che ci separava fisicamente, vivendo in regioni diverse, seguendo le “regole” di comportamento dell’Associazione.

Sembrerà strano al giorno d’oggi, in cui le amicizie e le relazioni sembrano aver necessità di “bruciare” i tempi, ma da parte nostra la modalità iniziale – quella appunto della lettera scritta – è stata interpretata e vissuta in modo assai positivo e costruttivo come un mezzo per approfondire la reciproca conoscenza con trasparente sincerità. E, in effetti, l’apparente “distacco” forzato inziale ha messo entrambi in condizione di essere più liberi nell’esprimersi e di aprirsi con lo scopo di capire se effettivamente – tra le righe – potesse celarsi una persona con le caratteristiche ricercate o comunque desiderate, senza dover fare i conti subito e in modo condizionante con altri aspetti, primo fra tutti quello fisico o professionale, che spesso possono indirizzare in modo “superficiale” le proprie aspirazioni. Nel nostro caso poiché l’inziale contatto ha fatto emergere una potenziale affinità caratteriale e di coppia - intendendo in generale le aspirazioni di vita, i valori condivisi, le occupazioni nel tempo libero, l’attenzione per gli altri - siamo passati impazienti a una frequentazione telefonica, inizialmente prudente ma poi sempre più appassionata e curiosa via via che capivamo che “era bello sentirsi e chiacchierare a lungo insieme”.

È arrivato così il momento – emozionante – del primo incontro, sentendo dentro di noi sin da subito che non sarebbe stato l’unico. Ciò che poteva sembrare all’inizio – in parte anche da parte nostra – una modalità di contatto poco immediata e troppo “impegnativa” (siamo tutti abituati ad andare di fretta con smartphone e Web) si era rivelata in verità una preziosa opportunità di riflettere su ciascuno di noi stessi e su ciò che stavamo cercando e tutto ciò ha avuto il grande pregio di aiutarci a valutare in modo profondo e consapevole quali fossero le aspirazioni che proiettavamo nella persona che stavamo cercando. È così che sono emerse poco alla volta nelle lunghe telefonate e poi negli incontri sempre più numerosi le affinità caratteriali e il desiderio reciproco di conoscerci sempre di più frequentandosi come qualsiasi altra coppia: tutto è apparso molto naturale ma agevolato proprio dall’intima conoscenza che le modalità di contatto proposte dall’Anello d’Oro ci avevano permesso di approfondire.

Ora che abbiamo consolidato il nostro rapporto di amicizia e di amore – coronato alcuni mesi fa da un bellissimo matrimonio (siamo veramente felici! e ringraziamo sempre il Signore per averci fatto incontrare) - ci sentiamo con assoluta umiltà di consigliare a tutti coloro che desiderano costruire un rapporto di coppia duraturo di non “avere fretta” e non avere paura di eventuali ostacoli (come la lontananza geografica è stata all’inizio per noi) ma di aprire con pazienza e rispetto il proprio cuore alla scoperta dell’altro. Un abbraccio a tutti.

R. e L. (giugno 2017)
 

 

Ho incontrato la persona che stavo cercando tramite l’Anello d’Oro

Vi ringrazio molto per tutto quello che avete fatto per me.

Mi sono trovata molto bene con il vostro Movimento e alcuni iscritti, che ho conosciuto e incontrato di persona. Seri, affidabili, di sani principi e valori cristiani.
Mi sono rivolta a voi con fiducia e sicurezza, perché siete un'organizzazione seria, fondata su sani principi e valori cristiani.

Era la prima volta che mi iscrivevo a un movimento di incontri matrimoniali per trovare l'uomo giusto per me. Non nascondo che all'inizio ero un po’ titubante  sull'esito positivo, perché non sapevo cosa mi aspettasse e per la mia timidezza, che di solito mi impedisce di fare nuove amicizie. Tuttavia sono contenta di averlo fatto, perché questa è stata l'unica strada per farmi conoscere il ragazzo con cui ho iniziato una relazione che spero si trasformi in una storia d'amore…e poi sarà quel che Dio vorrà.


Una giovane iscritta, dicembre 2014

Una coppia felice!

Siamo sposati dal 2002 e volevamo testimoniare e ringraziare l'Istituto
la Casa per averci fatto incontrare  tramite l'Anello d'Oro. E' proprio
il caso di dire che il Signore utilizza i modi piu' "imperscrutabili" per
realizzare la vocazione a cui ciascuno di noi aspira.
Noi ci consideriamo fortunati: abbiamo una bellissima bimba e, malgrado le
difficoltà che la vita ci riserva ogni giorno, siamo una coppia molto
unita. Questa gioia vorremmo che la provassero tutti, ed è per questo che
abbiamo deciso di scrivere, incoraggiando chi crede nel matrimonio a
intraprendere questa strada, che per noi due ha significato un cambiamento
radicale e positivo nella nostra vita. Saremo sempre riconoscenti al
Signore per quello che ci fa vivere.

Una coppia felice!

Cara "coppia felice", grazie, grazie moltissimo della vostra testimonianza!!!
Sono queste le parole che desideriamo sentire da voi, noi dell'Anello
d'Oro lavoriamo proprio per questo.
E queste vostre parole fanno bene anche a chi ha bisogno, come dite voi,
di un incoraggiamento per intraprendere questa strada.
Cogliamo l'occasione per augurarvi di proseguire sempre nella serenità
questo vostro cammino di coppia e di famiglia unitamente alla vostra bella
bambina che è davvero un dono del Signore.
Ci uniamo al vostro ringraziamento al Signore, che dimostra il suo
amore per noi, sempre al di sopra di ogni nostra aspettativa !
Un grande abbraccio.


L'Anello d'Oro

Nozze d’oro de “L’anello d’Oro”

E’ tuttora un aiuto vero a uomini e donne che vogliono vincere la solitudine affettiva. Più di un bilancio è significativa la lettera di due amici che attraverso l’iniziativa dell’istituto “La Casa” si incontrarono e si sposarono.
di don Paolo Liggeri

Nel mese di gennaio del 1950 annunciai in Milano una nuova iniziativa dell’Istituto “La Casa”, centro sociale che dal tempo del secondo conflitto mondiale si dedica allo studio dei problemi della famiglia. Il nome di quella iniziativa è “L’Anello d’Oro”. Certamente non aspiravo ad introdurmi nel campo dell’oreficeria, anche perché l’Istituto “La Casa”, come molti centri sociali, non ha usufruito sempre di una buona intesa con i bilanci finanziari.

“L’anello d’oro” è tradizionalmente il segno splendente e immarcescibile della unione coniugale e l’iniziativa che ne porta il nome è stata ideata per favorire l’approdo al matrimonio.

In realtà, viviamo in un’epoca nella quale innumerevoli uomini e donne desiderano di giungere al matrimonio e incontrano difficoltà a realizzare il loro ideale. C’è chi si avventura per vie spicce e deludenti, chi anela a conquistare un corpo attraente, trascurando se si armonizza con un fascino dello spirito; chi si illude di poter prendere senza dare; chi non cerca effettivamente l’amore, ma il denaro o una spiccata posizione sociale. E c’è anche chi rimane scoraggiato, o almeno disorientato, a causa del fallimento matrimoniale di parenti e amici. Continua ad essere rilevante il numero delle separazioni e dei divorzi. E molti si scusano addossandone la colpa al matrimonio, come se fosse una istituzione antiquata e inadatta a reggersi durevolmente.

Ma la colpa è di chi si avventura nel matrimonio…con la testa sotto i piedi, cioè immaginandolo come una gita turistica e considerando praticamente i figli che possono nascere, come se fossero ninnoli che si possono abbandonare, una volta che si è esaurito il piacere di poterne godere.

Quando ideai l’iniziativa dell’Anello d’Oro, non mi proposi soltanto di offrire un aiuto a uomini e donne che anelavano a infrangere il cerchio soffocante della loro solitudine affettiva. Mi avevano colpito anche le richieste commoventi e pressanti di genitori ansiosi a causa di figli che sembravano destinati a vivere privi del sostegno di un proprio vincolo matrimoniale.

Per giunta, la mia formazione culturale m’impediva di dar vita a una delle cosiddette “agenzie”, che sostanzialmente si riducono a segnalare combinazioni matrimoniali più o meno stimolanti, ma spesso di dubbia consistenza.
E’ rivoltante che alcuni si rivolgano a certe agenzie per chiedere un marito o una moglie con il medesimo criterio con cui si acquista un pollo o dei salami in un rinomato negozio.

Ecco perché proposi una specie di segretariato che offrisse una possibilità allargata di ricerca individuale, avviandola sulla base di dati caratteristici di varie persone e senza nessuna iniziale compromissione. Lo scambio della corrispondenza con una o più persone dell’altro sesso, infatti, sarebbe rimasto anonimo, finché non sarebbe maturata una scelta fra due persone, con la possibilità di comunicare fra loro direttamente, senza il tramite del segretario.

Informazioni più esaurienti possono essere richieste liberamente all’Istituto “La Casa” A.O. (Via Pietro Colletta 31 – 20135 Milano).

Tuttavia, ritengo che queste mie poche notizie riassuntive siano sufficienti già a indicare che si è voluto organizzare un allargamento di possibili incontri per il matrimonio, che vengono facilitate la ricerca e la responsabilità dei singoli, che si è stimolati a una cosciente ponderazione prima di decidere una scelta di indubbia importanza anche per i figli che possono sopraggiungere.

Si vuole evitare, insomma, che il matrimonio continui ad essere considerato come una specie di marca da bollo, facile da annullare o da sostituire, secondo l’interesse o il capriccio di chiunque.

Alcuni potrebbero sentirsi perplessi di fronte alla possibilità di raggiungere la realizzazione di un matrimonio incontrando una persona attraverso una iniziativa che richiede ricerca, ponderazione e non produce immediatamente un’accensione sentimentale. Ma l’esperienza attesta che, a molti cosiddetti “colpi di fulmine” sono seguiti mucchietti di cenere e che quasi mai può maturare una scelta assennata e giustamente valida per un matrimonio, razzolando nelle sale da ballo e sulle spiagge, o dovunque viene effettuata esposizione di carne come in una macelleria.

Potrebbe sembrare una banale manovra esibizionistica affermare che migliaia di uomini e di donne si sono rivolti all’Anello d’Oro dalle più diverse regioni italiane e anche dall’estero. Penso che sia significativo e sufficiente riportare il testo di una lettera da parte delle due persone che, attraverso quella iniziativa, per prime si incontrarono e giunsero al matrimonio.

“Signor Direttore: come vede le invio assieme a questa lettera la nostra partecipazione di matrimonio. Stiamo arrivando alla meta; la nostra corrispondenza iniziata il mese di aprile scorso ci ha portati al fidanzamento, come le abbiamo comunicato a suo tempo, ed al matrimonio.

Un giorno lei mi scrisse che considerassimo l’Istituto “La Casa” come la nostra casa, la casa dove ci siamo incontrati e conosciuti.

Ebbene, alla vigilia delle mie nozze, io sono qui a testimoniarle la nostra gratitudine, e a rendere partecipe pure lei della nostra felicità. Iddio si serve di mille strade, di mille modi per realizzare i suoi fini, e nei nostri riguardi si è servito della sua opera, della sua iniziativa per farci conoscere (sebbene così distanti) e farci amare.

So, da una sua lettera, che il nostro fidanzamento è stato il primo fiorito all’ombra della sua iniziativa, per questo ho sentito oggi il desiderio ed il bisogno di scriverle, certa di fare cosa gradita.

Non so quanti degl’incontri giungano in porto, so solo che molte volte io e Marcello, riandando col pensiero al modo insolito con cui ci siamo incontrati, riconosciamo la mano provvida di Dio che dirige i passi di noi miseri mortali.”

Non tutti potranno raggiungere il loro ideale attraverso l’Anello d’Oro. Ma a tutti è dato di sperare e a molti sarà dato di arrivare.

Tratto da Il piccolo, n. 3, maggio – giugno 2000


Quando si è alla ricerca dell’anima gemella

Rubrica Colloqui col Padre – Famiglia Cristiana

Attraverso la sua rivista e precisamente tramite l’Angolo della speranza del n. 32/2001, dal titolo “L’anima gemella per corrispondenza”, siamo venuti a conoscenza del Movimento di incontri matrimoniali, “L’Anello d’oro”, con sede a Milano presso l’Istituto La Casa, Via Pietro Colletta 31, e operante in tutta Italia (Via Pietro Colletta 31 – 20135 Milano ; tel. 02/55.18.73.10). Dopo i vari approcci epistolari e i successivi colloqui telefonici, ci siamo incontrati…e ci siamo subito riconosciuti l’una nell’altro. Come descrivere la nostra felicità. Non è facile raccontare tutte le emozioni e i passi fatti per giungere all’incontro. Il colloquio epistolare ci ha aiutato a imparare a riflettere su noi stessi. E a “raccontarci” l’uno all’altra. Per incontrarci ci voleva solo un “piccolo” aiuto: io abitavo a Pescara e lui a Milano. Ora, siamo così felici e riconoscenti a lei e alla sua bellissima rivista, come a “L’Anello d’oro”, che sentiamo il bisogno di renderla partecipe di tutto. E saremo poi ben lieti se lei pubblicherà questa nostra lettera, perché vorremmo che tante altre persone potessero trovare la nostra stessa felicità.

Franca e Giovanni

Facciamo eco volentieri all’esultanza di Franca e Giovanni. Allo stesso tempo ci sentiamo in dovere di mettere in guardia i lettori più ingenui: i felici incontri matrimoniali non sono solo una questione di agenzie. O di scambi di indirizzi. Questi sussidi possono aiutare, ma non assicurano il successo. E soprattutto non dispensano da un esigente lavoro di scavo in sé stessi. Se non sappiamo con chiarezza che cosa vogliamo, non si potrà riconoscere l’”anima gemella” tra le persone che ci passano accanto.

Tratto da Famiglia Cristiana, n. 31 / 2003


Una rubrica per cuori solitari

Rubrica Colloqui col Padre – Famiglia Cristiana

Sono la mamma di un ragazzo di 28 anni desideroso di trovare una ragazza per formare una famiglia, ma a causa del suo carattere timido per lui è un vero problema. Ho così pensato che un giornale completo come il vostro dovrebbe avere anche uno spazio per cuori solitari. Lei cosa ne pensa? Mery

Gestire una rubrica di questo genere, garantendone la serietà e l’attendibilità, è un compito troppo grande per il nostro giornale, che già offre molti servizi ai lettori. Nei Colloqui col padre, rubrica di dialogo e confronto con i lettori e tra i lettori su temi morali, religiosi e di attualità, ogni tanto si affronta anche l’argomento della ricerca dell’anima gemella, ma non è possibile fare di più. A tutti quelli che scrivono chiedendo consiglio su questo argomento lasciamo sempre l’indirizzo di un’associazione seria, cattolica, che può essere d’aiuto. L’associazione è “L’anello d’oro” e si trova presso l’Istituto La Casa, Via Pietro Colletta 31, 20135 Milano; telefono 02/55.18.73.10.

Tratto da Famiglia Cristiana n. 49 / 1999


Un anello di salvataggio

Per trovare l’anima gemella a volte ci vuole un aiuto. Ecco un’iniziativa fondata a Milano da don Paolo Liggeri molti anni fa, ma ancora sulla breccia.
di Maria Fappani

Trovare a suo tempo o quando le vicissitudini della vita lasciano soli, l’anima gemella non è la cosa più semplice del mondo. A qualcuno viene facile. Qualche altro fa più fatica; e quando, con l’avanzare dell’età, le occasioni si diradano e si fa incombente la prospettiva della solitudine, chi non s’è rassegnato, percorre tutte le strade per porvi rimedio: dall’agenzia matrimoniale classica (spesso onerosa), ai club che promuovono occasioni di incontri per far scattare il colpo di fulmine, alla corrispondenza…Bisogna stare molto attenti: le strade sono molte ma non tutte sicure, qualcuna può portare anche a spiacevoli incontri o ad amare sorprese.

In ogni caso, l’esigenza è sentita e non è banale. In redazione giungono spesso lettere di persone che chiedono di essere messe in contatto con altri lettori. Ne ricordiamo una recente, firmata da un gruppo di mamme le cui figliole – affermano – sono trascurate dai giovanotti perché “troppo serie”, e ci pregano di avviare, attraverso la rivista, addirittura una specie di agenzia matrimoniale.

Poiché la materia è molto delicata e non scevra da rischi – come controllare il tutto per offrire serietà e garanzie? – non ce la siamo sentita di assumercene l’incarico. Abbiamo ritenuto di far cosa utile segnalando un movimento avviato da anni, che quanto a serietà e garanzie lascia tranquilli. Si chiama “Anello d’oro” e l’ha fondato don Paolo Liggeri. E’ una delle tante iniziative a servizio della famiglia da tempo messe in piedi dal dinamico prete milanese – allora reduce dal campo di prigionia di Dachau – sotto l’egida dell’Istituto “La Casa”, notissimo nel settore. Si tratta di un movimento che offre un servizio in spirito di fraterna carità, non di una agenzia matrimoniale a scopi di lucro, senza nessuno scrupolo a spennare i malcapitati.

“Le modalità per accedere all’iniziativa – ci informa la segreteria del movimento – sono semplici: si versa una quota di iscrizione, che va a coprire le spese di gestione, accompagnata dalle risposte complete e sincere a un dettagliato questionario, che dà diritto a ricevere una rivistina nella quale vengono riportati gli “annunci” anonimi contrassegnati dal numero di abbonamento.”


...perché non rivolgersi all'Anello d'Oro?


"Sin da quando ero una bambina e giocavo con le bambole, ho coltivato il sogno di formarmi una famiglia. Da adolescente poi ho capito che ne volevo una diversa da quella dei miei genitori, da tutte le altre famiglie che conoscevo…Una famiglia un po' speciale, con più dialogo, con più rispetto, con più calore, con più armonia, con più pace nel cuore, con più amore e per sempre! I miei genitori dopo una vita di liti, insulti e offese si sono separati, io allora avevo 14 anni e ne ho sofferto molto,sia prima che dopo.
Sarà per questo che mi sono "attaccata forte" al mio sogno e sono sopravvissuta dedicandomi tanto allo studio per raggiungere prima possibile la mia meta, la mia vocazione.
Poi ho conosciuto "lui", era il "mio principe azzurro", facevamo progetti insieme, mentre camminavamo mano nella mano per le vie di Milano guardavamo i negozi di arredamento, i vestiti da sposa!
Abbiamo dedicato insieme molte energie allo studio, e finalmente ci siamo laureati, prima io a pieni voti e poi lui più a fatica.
Come lavoro io mi sono accontentata, adattata, lui lo ha trovato alla sua "altezza"!
Tutto sembrava andare per il verso giusto, il nostro sogno si avvicinava, avevamo finito di studiare, lavoravamo finalmente!
Ma lui era sempre più occupato, sempre più preoccupato, sempre più assente.
Paradossalmente proprio quando avremmo potuto sposarci, lui si è tirato indietro, si è sentito in gabbia, non se l'è sentita, non era pronto!
Il suo nuovo stile di vita rispecchiava quello…della sua Multinazionale, carriera, viaggi, vestiti, serate a cena con i clienti. Ha scelto quella che comunemente si chiama libertà e spensieratezza.
Mi è crollato il mondo addosso, tutto quello che fino a quel momento mi sembrava di aver costruito era svanito nel nulla, senza un domani, faceva parte solo di un ieri.
Mi sono ritrovata delusa, sfiduciata, offesa, presa in giro, senza più speranze; e anche più "grande", con occasioni di incontro sempre più difficili, con minore tempo libero, e con gli amici quasi tutti in coppia, e gli altri …persi, perché in difficoltà, non sanno a chi dare ragione.
Quale futuro per me, con chi? Io che non sono fatta per la solitudine, che non me ne frega niente della carriera, dei soldi,quanti anni sprecati…"


Questa è una delle tante lettere che come Anello d'Oro, all'Istituto La Casa, riceviamo.
Ci parla di un vissuto e di un desiderio ancora vivo nel cuore (anche se riscontriamo un po' di scetticismo e un po' di diffidenza nei confronti di nuove conoscenze).
Sul vissuto, per chi lo desidera, possiamo come Consultorio Familiare mettere a disposizione dei colloqui con i nostri consulenti, per capire il passato e i passi fatti, per capire meglio le proprie capacità relazionali e aspettative. Un aiuto, insomma, per superare la paura di essere di nuovo feriti o illusi per ripartire con maggior slancio e fiducia in se stessi, negli altri e nella vita .
Riguardo al futuro, bèh, facciamo di tutto perché il desiderio si realizzi!
Siamo i primi a fare il tifo, a credere ancora al valore profondo del matrimonio e della famiglia, a sperare che "questa ragazza" ma potremmo dire indifferentemente "questo ragazzo" incontri l'anima gemella!
Ma chi è questa anima gemella? Sarà la persona che ha lo stesso desiderio nel cuore, determinata, a portare avanti un progetto comune e non la provvisorietà superficiale, e noi, come Consultorio Familiare, saremo a fianco della coppia per aiutare a costruire la loro relazione

Avete già sentito parlare di A.O.?

"…Tre anni fa ho perso la mia adorata sposa. Ci eravamo conosciuti da giovani e da allora non ci siamo più lasciati, amandoci fedelmente per tanti anni. Sto cercando un po' per giorno di superare il trauma della sua perdita e mi sto rendendo conto di non poter più continuare a vivere da solo non tanto per motivi di carattere pratico ma perché nella sofferenza la solitudine è la peggiore delle compagnie ed è soprattutto la solitudine del cuore quella che fa più male..
Sono disinvolto, estroverso e scherzo molto volentieri (qualche volta così facendo riesco anche ad alleviare le mie pene), inoltre mi sento pieno di energia e vitalità, coltivo numerosi interessi e i più svariati hobbies. Sento di avere ancora molto da dare...
Sono amante dei viaggi ma, fare il turista da solo non ha senso, desidero condividere percorsi, interessi, emozioni ed impressioni.
Non cerco una donna qualsiasi, divorziata o con alle spalle più di un'esperienza o magari ansiosa soltanto di "sistemarsi"..."

Questa è un altro tipo di lettera.

A CHI ci rivolgiamo allora?

Dal nostro "Regolamento": Il servizio è destinato a uomini o donne celibi, nubili o vedovi, persone comunque mature, determinate, "abili" al matrimonio, libere sia civilmente che religiosamente.
Quante donne, superati gli anni giovanili delle facili aggregazioni, impegnate nelle attività lavorative e desiderose di sposarsi non ne hanno l'occasione per la mancanza di conoscenze adeguate?
E quanti uomini, desiderosi di trovare la compagna che hanno sempre sognato, sarebbero felici di poterla incontrare, ma non hanno avuto o non hanno saputo cogliere l'occasione?
E ancora, quanti uomini e donne sposati, nel mezzo della vita, perdono il proprio coniuge e si ritrovano, non più giovani, soli e senza la rete sociale adeguata per fare nuove conoscenze?
Se dal 1950 funzioniamo ancora, è proprio perché siamo sempre più convinti di offrire un servizio utile e unico con l'obiettivo di far incontrare potremmo dire "domanda e offerta", di far incontrare due persone che partono con già qualcosa in comune: l'obiettivo del Sacramento del Matrimonio.
Poi comunque si devono conoscere, piacere, frequentare, devono lasciare spazio perché nascano i sentimenti, tutto come all'inizio di una qualsiasi storia.
I timori, i dubbi iniziali quando le persone prendono in mano il telefono per chiedere informazioni sono sempre molti: c'è chi ha già provato la delusione di rivolgersi ad un'agenzia matrimoniale, chi non vuole ammettere di aver bisogno di un aiuto, o lo considera un po' come l'ultima spiaggia…
Noi amiamo dire, con le parole del nostro fondatore, don Paolo Liggeri; è "un'occasione in più rispetto a quella che la vita vi offre", perché poi una volta incontrati tutto avviene secondo i canali cosiddetti "normali", come se vi foste conosciuti da sempre, come se fosse proprio questa la strada da percorrere pensata da Lui proprio per voi due!

Ora avete sentito parlare di A.O. !

Qualcuno di voi si è ritrovato in una di queste lettere?
Oppure qualche mamma o zia ha pensato, leggendola, a qualche bravo figliolo/a che ha proprio voglia di sposarsi…
Come tanti anni fa si sarebbe rivolta a don Paolo, per far sì che "combinasse" qualche matrimonio…perché adesso non rivolgersi all'Anello d'Oro?

Vi regaliamo uno stralcio da una poesia scritta da un nostro iscritto:

La vita passa, l'amore resta, il tempo scorre, ma l'eternità rimane, il vero amore vive in eterno.
Ti guardo come ieri mi guardi come domani, per noi è sempre oggi.
Senza la tua venuta la vita sarebbe stata tristezza; il sole avrebbe un altro calore.
Quanta strada ci rimane ancora tenendoci per mano? Solo Dio lo sa.
Ti stringo più forte, perché la nostra tenace tenerezza continui ad irradiare.
Signore fa' che crediamo ora e sempre nella bellezza della vita, anche quando è sfiorata dalle immancabili ombre.
Con negli occhi il primo sguardo che ci coniugò nell'anima, siamo qui, uniti ancora nel tuo amore; fa' che questo incanto duri, fino ed oltre il momento in cui passeremo all'altra riva.


(pubblicato su "Il Piccolo" marzo/ aprile 2010)


L’anima gemella per corrispondenza


Ho letto la lettera di G.F. di Genova (FC n. 14/2001) e la sua risposta. La lettera parlava di una rubrica di incontri fra giovani, che forse c’era in passato su Famiglia Cristiana, ma che io non ricordo di avere mai visto. G.F. faceva presente la possibilità di inserire nel vostro settimanale una rubrica che facilitasse incontri tra giovani. Io non sarei molto d’accordo con questa iniziativa, ma non sono neanche molto soddisfatta della risposta che è stata data perché penso che fra un matrimonio combinato e conoscenze casuali ci può essere una via di mezzo.

Io conosco una coppia di coniugi che si sono conosciuti e poi sposati grazie al vostro giornale e precisamente il n. 32 del 1992, prendendo il numero di telefono in una risposta breve dei “Colloqui”. Risposta data ad una lettrice che diceva di trovare difficoltà a incontrare l’anima gemella: il padre diede il numero di telefono del Movimento matrimoniale l’Anello d’Oro (Istituto La Casa) di Milano, di ispirazione cattolica e senza scopo di lucro, fondato da don Paolo Leggeri. Questa coppia, prima di incontrarsi, ha avuto un lungo scambio di corrispondenza, attraverso il Movimento che garantiva l’anonimato. Così potevano corrispondere con molti iscritti e fare conoscenza per lettera con diverse persone, senza impegno. Questi due coniugi raccontano l’esperienza come un fatto molto positivo, e non considerano il loro matrimonio “combinato”, ma d’amore. Il loro incontro fisico è stato naturale e spontaneo ed è avvenuto solo fra loro due, in modo del tutto indipendente dal Movimento. Lettera firmata.

Ogni decisione importante, a maggior ragione quella che riguarda il partner per la propria vita, non può che essere fatta in modo diretto e personale. Anche se i percorsi per arrivarci possono essere facilitati da qualche Movimento o Associazione che favoriscono incontri e conoscenze. Nella risposta data a G.F. di Genova, mettevamo in guardia da alcune “combinazioni”, soprattutto in epoca di Internet e chat line, manifestando la nostra difficoltà ad aprire una rubrica simile sul giornale per l’impossibilità di poter garantire, in alcun modo, gli incontri giusti. A tutti, ancora oggi, per sconfiggere la solitudine e realizzare nuove e serene realtà familiari, segnaliamo l’Anello d’Oro dell’Istituto La Casa, fondato da don Paolo Liggeri (Via Pietro Colletta 31 – 20135 Milano, tel. 02/55.18.73.10).

Tratto dalla Rubrica "L’angolo della Speranza" Famiglia Cristiana, Alba CN, N. 32/2001.


Grazie a un “anello d’oro”


Molte persone che si sono rivolte all’ “Anello d’oro” sono riuscite a trovare l’anima gemella
di Paola Innocenti

Il dialogo quotidiano è fatto di tante cose: fretta, confusione, stanchezza, insoddisfazione. Può sembrare incredibile, ma in questa società dello spettacolo l’argomento che ricorre con più frequenza nella posta dei lettori, ai giornali di qualunque tipo e colore, è la solitudine. Sono tanti gli Sos anche su quotidiani a grande tiratura. Arrivano da uomini e da donne, gente di buon livello socio-culturale, con un lavoro soddisfacente, con realtà economiche non disprezzabili, ma con “un gran vuoto dentro”.

“Che cosa mi aspetto scrivendole? Un’idea che non ho avuto io!” Concludeva così la sua lettera a un quotidiano milanese una lettrice che, ribellandosi alla solitudine, lanciava una richiesta di aiuto per trovare un compagno, diplomato o laureato, di aspetto decente e solo con qualche anno in più di lei che ne dichiarava 45. L’antidoto alla solitudine, dunque, è l’incontro con l’anima gemella?

A Milano, nell’ambito dei servizi che l’Istituto “La Casa” mette a disposizione della famiglia, esiste dal gennaio del 1950 una iniziativa denominata “L’Anello d’oro”. Si tratta di un movimento di incontri per il matrimonio. Ideato da don Paolo Liggeri per rispondere alle richieste di uomini e donne che aspirano a costruire una famiglia propria. “L’Anello d’oro” è anche “una espressione di fede nei valori del matrimonio e della famiglia”, afferma il sacerdote. Egli conosce bene il disagio interiore di quanti seppur dotati delle migliori qualità per la vita familiare, non riescono, anche per una intima ritrosia, cresciuta con gli anni, a realizzare una vita a due. C’è timore di delusioni, possono esserci ricordi brucianti di esperienze sbagliate e tantissimi altri motivi a creare diffidenza e a “inceppare” decisioni che impegnano per la vita. “L’anello d’oro” è un movimento che aiuta gli iscritti ad orientarsi, in assoluta autonomia di scelta e nella massima tutela della loro libertà.

C'è un opuscolo dal titolo "L'Anello d'Oro" che può essere chiesto all'Istituto "La Casa": (Via Pietro Colletta 31, 20135 Milano - tel. 02 55187310) esso spiega le procedure per iscriversi.

“Si rivolgono a noi”, dice la dottoressa Alice Calori, che cura il movimento, “persone libere sia civilmente sia religiosamente, orientate con serietà al matrimonio”. Il numero degli iscritti all’”A. O.” in alcuni periodi ha più uomini che donne, forse perché gli uomini soffrono maggiormente la solitudine. L’età media è intorno ai 40 anni: la provenienza è maggiore dalle regioni del Centro e del Nord Italia. Le professioni più frequenti: insegnanti, artigiani, liberi professionisti, con buon livello culturale.

Gli iscritti all’ “Anello d’oro” possono avvalersi anche delle consulenze psicologiche, da parte degli esperti del Consultorio prematrimoniale e matrimoniale dell’Istituto “La Casa”, delle pubblicazioni specifiche e di tutte le iniziative sociali a favore della famiglia.

E quando alla direzione dell’Istituto o alla Segreteria del movimento arrivano le partecipazioni di nozze degli iscritti, è la conferma di uno dei motti dell’Istituto che dice: “La tua casa può sostituire il mondo, ma il mondo non può sostituire la tua casa”.

Tratto da “Il nostro tempo”, n. 31 del 04.09.1994


Vi saremo sempre grati per averci permesso di conoscerci...


“Vi saremo sempre grati per averci permesso di conoscerci, perché la nostra storia è stata realmente molto bella, anche se cresciuta tra difficoltà. La cosa che più ci colpisce è che da subito abbiamo scoperto di avere in comune un’esperienza di appartenenza allo stesso movimento ecclesiale, seppur vissuta in tempi e luoghi diversi. Questo fin dal primo appuntamento ci ha fatto scoprire praticamente “parenti”! E dire che il rivolgerci all’Anello d’Oro era stato vissuto con un certo imbarazzo.

Invece altro che matrimonio combinato: sembrava che ci conoscessimo da sempre, sia per la naturale sintonia che si è da subito rivelata esserci tra di noi, sia per questa esperienza comune di vita ecclesiale che così tanto ci aveva segnato. Ringraziamo il Signore perché poteva anche non accadere mai questo incontro. Ma invece Lui ha voluto servirsi di voi per farci conoscere l’amore vero, quello che disperavamo di poter incontrare. E abbiamo ricevuto molto di più di quello che desideravamo! Non vi conosciamo personalmente, ma dovevamo pur dirvi quello che avete fatto per noi!”

Mi ha fatto piacere ricevere la tua lettera, che ho trovato gentile e accattivante.


“Mi ha fatto piacere ricevere la tua lettera, che ho trovato gentile e accattivante. Neanch’io prima dell’Anello d’Oro avevo mai fatto ricorso a dei “servizi di intermediazione” ma ti posso dire che la cosa non mi crea alcun problema. Per conoscere delle persone dell’altro sesso ci sono tanti canali: internet, i corsi di ballo, i viaggi organizzati, ecc….Questi sono semplicemente degli strumenti e uno strumento, per definizione, non è né positivo né negativo, in quanto dipende tutto dall’uso che se ne fa. Ogni strumento presenta pregi e difetti e sta a noi utilizzarlo in maniera adeguata e conveniente. Io ti posso dire che nella mia vita ho conosciuto (e a volte frequentato) diverse donne, ma ho spesso fatto fatica a trovare un’identità di valori e di visione delle cose. L’Anello d’Oro, perlomeno sotto questo punto di vista, offre delle garanzie maggiori rispetto ad altri strumenti...”

Lettera di due sposi: Simona e Lorenzo


Buongiorno,
siamo Lorenzo e Simona ed eravamo iscritti all'Anello d'Oro nel 2006/2007.
Poi nel 2007 ci siamo incontrati e conosciuti a Firenze e, dopo due settimane, ci siamo fidanzati.
Da questo momento è iniziata la nostra bellissima storia d'amore, irta di difficoltà ma che entrambi saremmo disposti a rivivere fin dall'inizio.
Infatti vivevamo distanti, io Simona a Prato e Lorenzo a Roma.
Ci vedevamo tutti i fine settimana, spostandoci una volta per uno, ospiti a casa dell'altro.
Poi, un anno come ieri io, Simona, ho trovato lavoro a Roma e così abbiamo iniziato finalmente a fare progetti … ed alla fine ci siamo sposati nel 2010 !
Auguriamo anche ad altri la nostra stessa fortuna!
Grazie ancora per la vostra presenza e gentilezza, senza di voi non ci saremmo mai potuti conoscere.
Un abbraccio grande grande grande …

Lorenzo e Simona.

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